“Berlino” è l’ultima serie TV di Netflix che emerge come uno spin-off intrigante e sorprendentemente ben realizzato di “La Casa di Carta”, nota serie che ha ottenuto un successo mondiale, diventando un fenomeno culturale, specialmente in paesi come Brasile e Spagna.
Il Fascino di “Berlino”
Questa nuova serie si focalizza su un periodo precedente della vita di Berlino, un personaggio che, nonostante la sua morte nella seconda stagione di “La Casa di Carta”, continua ad affascinare il pubblico. “Berlino” è una serie che non solo riesce a catturare l’essenza del programma originale ma aggiunge anche un tocco unico e distintivo.
Cast e Personaggi
Pedro Alonso, che interpreta magistralmente Berlino, porta su schermo una rappresentazione più profonda e coinvolgente del personaggio.
La serie vanta anche di un cast talentuoso che include Begoña Vargas e Julio Peña, la cui chimica sullo schermo aggiunge un ulteriore livello di intrattenimento.
La Trama e il Concetto
La serie, ambientata come un flashback, esplora la vita personale dei personaggi e il processo di pianificazione del colpo. Come nella serie originale, la location in cui svolge il colpo è una, ma in questo caso la banda deve attendere che confluiscano nella camera blindata, gioielli per un valore totale di 44 milioni di euro, obiettivo del “colpo”, per poi rubarli tutti insieme in una sola notte e senza lasciare nessuna traccia.
COme abbiamo già imparato ad apprezzare nelle serie di “Una Casa di carta”, anche in “Berlino”, le cose non vanno sempre per il verso giusto e i componenti della banda dovranno inventarsi espedienti e scorciatoie per riuscire a rientrare nella strada maestra senza danni.
Alla fine gli autori concedono qualcosa di troppo alla causalità e alle coincidenze, sacrificando parzialmente il “realismo” presente soprattutto nelle prime due serie della Casa di Carta, ma lo spettacolo non perde, a nostro avviso, il gusto e si fa guardare piacevolmente.
In questo spin off la componente romantico/amorosa si fa strada e ruba la scena al supposto protagonista, il “colpo”. Il mix che ne esce è comunque un buon risultato. Apprezziamo anche qualche “sorpresa” negli ultimi episodi.
L’Approccio e la Fotografia
La fotografia della serie è ben realizzata, dimostrando un notevole miglioramento rispetto alla prima stagione di “La Casa di Carta”. Le scene sono ricche di azione e momenti emozionanti, che tengono gli spettatori incollati allo schermo.
Analisi della Sceneggiatura e Critiche
Nonostante la sua forte presenza e il tentativo di rinnovare la formula di successo della serie madre, “Berlino” si scontra con la sfida di giustificare la propria esistenza come spin-off. La sceneggiatura, pur restando fedele all’universo di “La Casa di Carta”, a volte risulta eccessivamente verbosa, con un’eccessiva dipendenza dalla narrazione interna di Berlino.
Prestazioni e Interpretazioni
Gli attori supportano brillantemente la serie, incarnando personaggi che, pur avendo tratti simili a quelli della serie originale, riescono a distinguersi per la loro unicità. Pedro Alonso, in particolare, dimostra perché il suo personaggio sia diventato così popolare, mantenendo il fascino e la complessità di Berlino. Ci è piaciuta la profondità e l’interpretazione di tutti i 6 personaggi principali, Oltre a Berlino, scontato protagonista ed in grado di sorreggere il peso del ruolo senza problemi, meritano un plauso i personaggi di Roi e di Cameron. Ci è piaciuto un po’ meno il personaggio di Camille che interpreta una donna forse un po’ troppo plasmabile e manipolabile.
Direzione e Musica
Dal punto di vista della regia e della musica, la serie mantiene una coerenza stilistica con le ultime stagioni di “La Casa di Carta”. La musica sottolinea efficacemente i momenti chiave, alternando brani rock ed emotivi.
Conclusioni
“Berlino” è indubbiamente un intrattenimento appassionante per i fan del genere heist e per coloro che hanno amato “La Casa di Carta”. Nonostante le sue sfide nel differenziarsi e giustificare la propria esistenza, la serie offre momenti di tensione e di azione esagerata che sicuramente appassioneranno gli spettatori. Il suo successo, tuttavia, dipenderà dalla capacità di mantenere un’identità propria, distinguendosi dal gigante ombra della serie madre.